Le cure odontoiatriche, se pur proposte correttamente, sono un momento emotivamente forte per il piccolo paziente, anche se non ansioso. Una presenza famigliare in sala operativa può sicuramente essere di conforto e contribuire a creare un’ atmosfera serena e rilassata. È però fondamentale che vengano seguite alcune regole: per prima cosa il genitore che sa di non essere in grado di gestire la propria ansia nei confronti delle cure odontoiatriche, è preferibile che si auto censuri, scegliendo di restare in sala d’attesa. Il genitore che desidera entrare nella sala operativa per stare vicino al proprio figlio sarà il benvenuto se vorrà assumere il ruolo di silenzioso accompagnatore
lasciando all’odontoiatra il compito di guidare il bambino ad affrontare serenamente le cure.
La sua presenza deve essere una silenziosa coccola per il piccolo che dovrà invece seguire gli operatori nel comprendere quello che gli verrà fatto.
L’equipe di odontoiatria pediatrica segue un metodo di approccio che si basa su spiegare ogni cosa al piccolo paziente prima di metterla in pratica. Le parole che vengono usate per spiegare sono però accuratamente scelte. Si evitano parole ansiogene quali : puntura, sangue, pinza, trapano; l’uso di queste parole “paralizzerebbe ” l’attenzione del bambino che si concentrerebbe solo su quelle non ascoltando il seguito della spiegazione. Il genitore spesso crede di aiutare fornendo lui le spiegazioni; questa cosa non è necessariamente scorretta, dipende da come viene fatta!
Se anche il genitore sa usare i termini adeguati sarà di rinforzo alle spiegazioni dell’operatore, ma se si esprimerà usando parole sbagliate rischierà di confondere le idee al bambino che assumerà un atteggiamento diffidente, non sapendo se fidarsi o no degli operatori.
Il ruolo di ” genitore- coccola” per il bambino molto piccolo può diventare addirittura indispensabile; è infatti frequente che il paziente accetti di farsi curare solo se sdraiato sul genitore che anche in questo caso sarà presente per farlo sentire protetto, ma interverrà il meno possibile nel dare chiarimenti e spiegazioni , devolvendo questo compito agli operatori.
Solo con un lavoro di squadra bene articolato potremo fornire al piccolo paziente le migliori cure col massimo confort.