L`eremophila longifolia è una pianta dell`entroterra australiano già conosciuta dalla medicina tradizionale indigena. Secondo uno studio australiano della Swinburne University and Biotechnology Center guidato da Elisa Hayhoeostacola questa pianta ostacola l`insorgenza della placca, previene la carie e impedisce ai batteri di albergare nella bocca.
A essere dannosi per la salute dei denti sembrerebbero essere non solo i batteri ma anche le interazioni di alcuni di essi con lo zucchero, che danno il via alla produzione di acido, corrosivo per lo smalto. E il risultato è l`insorgenza della carie, che insieme alla perdita dei denti influisce in maniera negatica sulla qualità della vita e può avere collegamenti con patologie croniche e malattie sistemiche. Dalla ricerca è emerso che l`eremophila longifolia sembra in grado di bloccare proprio i due principali batteri coinvolti nella formazione della carie – lo Streptococcus mutans e loStreptococcus sobrinus – dalla produzione di acido.
La bocca, spiegano i ricercatori, va tutelata solo dai batteri cattivi, perché da questi può dipendere anche la salute del cuore: “Come nell`intestino, nella bocca ci sono batteri buoni e cattivi – spiega Hayhoe – ed è da questi ultimi che dobbiamo proteggerci. Per esempio, diverse specie di batteri che causano la malattia parodontale sono stati trovati nelle placche che intasano le arterie del cuore“.